In tempi di Covid la crisi colpisce anche il Vaticano, anche a causa delle minori entrate derivanti dalle restrizioni che hanno determinato la chiusura degli accessi nei musei vaticani.
Il Papa si è trovato dinanzi un bilancio che presenta un rosso di circa 50 milioni di euro e per questo ha deciso di correre ai ripari; ha disposto l’alleggerimento del 10% degli stipendi dei cardinali di curia (percepiscono circa 5000 euro), e dell’8% di quelli dei capi dicastero e delle varie amministrazioni.
Bloccati, fino al 2023, anche gli scatti di anzianità per i circa 4000 dipendenti.
Contemporaneamente, sull’altra sponda del Tevere, è stato appena firmato il nuovo contratto della dirigenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri (consiglieri, referendari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dirigenti di I e II fascia del ruolo speciale, tecnico, amministrativo della Protezione Civile).
Gli aumenti variano dai 125 ai 160 euro mensili lordi; rivalutati anche i valori annui lordi della retribuzione.