“Quanto accaduto nel carcere di Cassino è l’ennesimo segnale d’allarme di un sistema penitenziario sempre più sotto pressione. Esprimo solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria per la professionalità e la prontezza dimostrate durante la rivolta, ma non possiamo continuare ad affrontare solo le emergenze”.
Lo dichiara in una nota Emanuela Droghei, consigliera regionale del Partito Democratico, da tempo impegnata in visite ispettive negli istituti penitenziari del Lazio- “La devastazione del reparto e il successivo trasferimento di 45 detenuti confermano quanto da tempo denunciamo: sovraffollamento, carenze di personale, strutture inadeguate e assenza di un progetto rieducativo reale sono terreno fertile per tensioni che poi esplodono in episodi come questo. Il Lazio – prosegue Droghei – ha bisogno di un piano straordinario per le carceri: investimenti strutturali, potenziamento dell’organico, attenzione alla salute mentale e al disagio psichico dei detenuti, supporto agli operatori.
La Regione può e deve fare la sua parte, in raccordo con il Ministero della Giustizia e l’amministrazione penitenziaria. Non possiamo limitarci a gestire l’ordine pubblico: servono politiche di prevenzione, umanizzazione della pena e reinserimento sociale, nel rispetto della dignità di tutte le persone coinvolte” conclude Droghei.