Sud Pontino – Evacuazione a Formia, domenica 5 maggio, per consentire la rimozione della bomba d’aereo rinvenuta in zona Rio Fresco. Nell’area interessata risiedono 16.000 persone. Vertice in Prefettura

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Un vertice in Prefettura, a Latina, ha definito le modalità da seguire per la rimozione della bomba rinvenuta nei giorni scorsi a Formia in località Rio Fresco.

Circa 16.000 i formiani residenti nella “zona rossa” e che saranno coinvolti dalle operazioni di rimozione dell’ordigno, risalente alla Seconda guerra mondiale, programmata per domenica 5 maggio.

Le operazioni si svolgeranno dalle 7 del mattino fino alle 16 e vedranno coinvolti la Provincia, il Comune di Formia, gli artificieri dell’Esercito, i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia, la Capitaneria di Porto di Gaeta, l’Asl, l’Ares 118, i volontari della Protezione Civile, la Croce Rossa e i gestori dei servizi pubblici essenziali.

L’evacuazione, nel raggio di 1.800 metri dal luogo dell’ordigno, sarà eseguita a cura del Comune di Formia, che ha messo a disposizione dei contatti dedicati per segnalare la presenza di persone in situazione di particolare disagio impossibilitate a muoversi autonomamente:

what’s app o sms al numero 3518141904

mail all’indirizzo emergenzaordigno@comuneformia.lt.it.

Saranno evacuati anche i pazienti che si trovano quel giorno ricoverati nell’ospedale Dono Svizzero e nella Casa di Cura Sorriso sul Mare.

Chiusura anche della viabilità nella zona interessata, sia automobilistica che ferroviaria.

L’ordigno, dopo la rimozione, sarà fatto brillare nella cava Cardi, sita nel comune di Itri.

Sarà il Comune a diramare tutte le informazioni necessarie per un’evacuazione ordinata ed efficace.

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