Si trova rinchiuso nel carcere di Cassino il 34enne marocchino accusato di omicidio nei confronti del connazionale. Sequestrati l’auto in uso all’uomo, che si è allontanato dopo il delitto, e due appartamenti.
Terrore e morte nella notte tra domenica e lunedì a Pontecorvo, dove due giovani, entrambi marocchini, si sono affrontati lungo la strada e, a seguito della lite intercorsa tra loro, è rimasto ucciso Mourad El Guerouani, 24 anni.
Erano le due del mattino quando il silenzio è stato squarciato dalle grida di un giovane che ha assistito alla scena e ha subito chiamato il “118” chiedendo l’invio urgente di un’ambulanza perché un uomo perdeva sangue.
Inutile la corsa dei sanitari che, quando sono giunti sul posto, hanno trovato il ragazzo già privo di vita e con un foro all’altezza dell’addome. Immediato anche l’arrivo delle pattuglie delle Aliquote Radiomobili di Pontecorvo (FR) e Cassino (FR) e delle Stazioni di Esperia (FR), Pontecorvo (FR) ed Arce ((FR) che, oltre a constatare quanto accaduto, hanno subito messo in sicurezza l’intera area. Un provvedimento necessario per evitare che i numerosi cittadini curiosi accorsi a seguito delle urla si avvicinassero e per consentire alle sezioni rilievi della Aliquota Operativa e della sezione rilievi scientifici di Frosinone di procedere a tutte le operazioni del caso.
Le numerose testimonianze raccolte e le telecamere presenti in zona hanno reso possibile delineare subito il quadro di quanto accaduto. Le immagini sono state subito rese a disposizione degli inquirenti da parte del sindaco Anselmo Rotondo, intervenuto anch’egli sul posto. Proprio dalle attività condotte e dai dati raccolti nell’immediatezza, i sospetti si sono concentrati su un connazionale della vittima, un 34enne residente a Pontecorvo, con piccoli precedenti di polizia, che è stato subito prelevato dalla propria abitazione e condotto presso gli uffici della Compagnia per essere interrogato dal Pubblico Ministero, la dottoressa Chiara Fioranelli Il magistrato, oltre ad intervenire sul luogo del delitto, ha condotto per tutta la giornata, unitamente ai Carabinieri, una serie di lunghi interrogatori dei testimoni e del presunto autore del crimine.
Proprio grazie alle numerose testimonianze raccolte e agli elementi indiziari emersi, alle 18.00 circa si è stretto il cerchio e si è proceduto al fermo di indiziato di delitto il 34enne Mehdi El Boukhani che, dai primi approfonditi accertamenti, sarebbe stato il responsabile del fendente letale.
Non sono stati ancora del tutto chiariti i contorni che sono alla base del gesto, tuttora al vaglio degli inquirenti per gli ulteriori approfondimenti, ma per consentire una ricostruzione più precisa e puntuale di quanto accaduto, e per delineare in modo certo le responsabilità in capo al sospettato, si è proceduto al sequestro dell’auto in uso all’uomo, che si è allontanato dopo il delitto. Sigilli anche a due appartamenti: quello dove risiede il presunto aggressore e quello di una terza persona nel quale sia la vittima sia il suo presunto carnefice erano stati fino a poco prima che si consumasse la tragedia.
Sequestrati anche abiti e telefoni cellulari, mentre sono ancora in corso le ricerche dell’arma con cui sarebbe stato sferrato il colpo letale.