Frosinone e Latina – Coronavirus e servizio Idrico: sindaci ed amministratori sulle barricate. Dopo Alessandro Mosticone a Sora, Renato De Sanctis a Cassino e Paola Villa a Formia puntano il dito contro Acea ed Acqualatina. Occorre solidarietà

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Il servizio idrico delle province di Frosinone e Latina, rispettivamente Acea Ato 5 e Acqualatina Ato 4, sono finite nel mirino di alcuni amministratori pubblici del territorio.

Ha iniziato il consigliere comunale di Sora Alessandro Mosticone, che nei giorni scorsi ha chiesto ad acea ato 5 di “ridurre le tariffe idriche per venire incontro alle famiglie costrette a stare in casa e a lavarsi spesso le mani a causa del coronavirus”.

Ed aveva spiegato che “è in corso un significativo aumento del consumo di acqua da parte delle famiglie, già messe in ginocchio dalla pesante crisi economica. Oltre al frequente lavaggio delle mani, dettato da ragioni di necessità causate dalla pandemia infatti, la quotidiana, obbligatoria e costante presenza in casa sta portando anche a un maggior uso dei servizi igienici, una più frequente pulizia degli ambienti domestici e un maggiore uso delle lavatrici per il bucato. Per tutti questi validi motivi e alla luce del fatto che, mai come in questo momento storico, l’acqua deve essere considerata un bene di vitale importanza, chiedo al Gestore Idrico di prendere in seria considerazione, di concerto con l’Autorità d’Ambito e l’Assemblea dei Sindaci, la riduzione della tariffa idrica come segnale di aiuto e di conforto alle tante persone in difficoltà, sia dal punto di vista economico che spirituale e sociale”.

Analoga richiesta è stata fatta anche dal consigliere comunale di Cassino Renato De Sanctis che ha scritto ad Acea Ato 5 una lettera ad oggetto: richiesta straordinaria, causa Covid-19, periodo 1marzo 2020/31 agosto 2020 fatturazione consumo acqua con applicazione 50% di abbuono sulle tariffe in vigore dal 1 gennaio 2020”.

Richieste che appaiono più che legittime, considerando proprio la necessità di un maggior ricorso al consumo di acqua di certo non per scelta dei cittadini-utenti ed un gesto di solidarietà da parte di Acea non guasterebbe, anche per cercare di recuperare quel rapporto non proprio idilliaco tra gestore ed utenti della provincia di Frosinone.

Contro il gestore idrico, questa volta Acqualatina Ato 4, anche il sindaco di Formia Paola Villa, che ha pubblicato un post rivolto al gestore idrico pontino per protestare contro l’ipotesi di mettere 300 dipendenti in cassa integrazione per il Coronavirus.

“Gestore allora sospendi il pagamento delle bollette? Solo così saresti giustificato a mettere a carico dello Stato alcuni dei tuoi dipendenti. Altrimenti non capiamo la motivazione. Altrimenti noi utenti paghiamo due volte”!

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