Differenziata SI differenziata NO? Ancora tanti sporcaccioni e furbetti a Cassino

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Erano stati installati per ospitare al loro interno gli abiti usati. Ma, con il passare del tempo, gli enormi cassonetti gialli sono diventati l’isola felice dei furbetti.
Con la scusa di scendere dall’auto per gettare qualche vestito malandato, tanti cassinati hanno ben pensato di lasciare in questi posti strategici le buste dell’immondizia indifferenziata.

Ad approfittarne non sono stati tanto i cittadini del posto, quanto piuttosto i residenti dei comuni limitrofi come Piedimonte, Sant’Elia e Cervaro. La nuova ondata di multe da parte del Comune di Cassino ha riguardato proprio loro: furbetti del paese accanto che, magari, vengono in città per lavorare e decidono di disfarsi di tutta l’immondizia casalinga.

 

Ma questi atteggiamenti non sono certo sfuggiti né agli ispettori ambientali né tanto meno agli stessi cassinati che hanno provveduto a fotografarli e a segnalarli, in una guerra all’ultimo colpo. L’amministrazione è intervenuta immediatamente: hanno aperto le buste e, rifiuto dopo rifiuto, sono riusciti a risalire agli autori del gesto. Tra questi anche un meccanico che aveva voluto disfarsi di ogni genere di immondizia, sperando di non essere pizzicato. Così ieri sono partite le multe. Sanzioni anche per uno dei “par – chi” della città: in un grosso complesso abitativo a pochi passi dal centro, stessa scena. Rifiuti indifferenziati che coprivano gli stessi carrellati.

Abbandonati da cittadini svogliati che non hanno la minima intenzione di adeguarsi alle regole della differenziata. Anche per loro medesimo trattamento con l’apertura delle buste e l’identificazione del “colpevole”. In un caso per risalire alla famiglia che si era disfatta dei rifiuti senza il minimo scrupolo, sono stati sufficienti i quaderni dei bambini con tanto di nome e cognome.

L’assessore Riccardo Consales tuona: «L’attività di monitoraggio con gli ispettori ambientali continuerà nelle prossime settimane per eliminare questi disgustosi episodi che deturpano le periferie e le aree urbane della città».

Fonte e Foto: Ciociaria Editoriale Oggi

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