Coronavirus – 800.000 euro in iniziative a sostegno delle famiglie e del commercio per l’emergenza Covid. Le proposte della minoranza al Comune di San Vittore del Lazio

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In occasione dell’emergenza Coronavirus, il Gruppo Consiliare di San Vittore Bene Comune ha proposto l’attivazione di misure di sostegno a favore di famiglie e imprese per un importo di 800.000 euro.

Per quanto riguarda le iniziative per famiglie ed imprese si chiede l’azzeramento o rimborso dell’IMU per le categorie catastali gruppo A (escluse le categorie a1-a8-a9) -B-C; il rimborso della Tari al 100% per i nuclei familiari con reddito Isee fino a 15.000 euro e per i nuclei familiari con persone disabili a carico; rimborso al 50% per nuclei con Isee superiore a 15.000 euro.

Inoltre, il rimborso della Tari (100% della quota fissa, valutando eventuali sgravi per la quota variabile) per le attività commerciali che rinunceranno all’installazione dei sistemi di gioco quali Videolot o vorranno adottare spazi verdi comunali per la relativa manutenzione.

Ancora, sgravio totale dei tributi IUC per il prossimo triennio per coloro che acquisteranno un immobile o lo condurranno in affitto nel territorio comunale, sia ad uso commerciale che ad uso abitativo; adozione dell’istituto del baratto amministrativo per quei nuclei familiari, non in regola con i tributi IUC, con reddito Isee inferiore a 15 mila euro; contributo pari al 25% dell’Utile di esercizio dichiarato nell’anno precedente per le attività che hanno dovuto chiudere su disposizione del DPCM in materia di Covid-19, mentre per quelle rimaste aperte un contributo pari al 10% dell’utile di esercizio dichiarato nell’anno precedente, in entrambi i casi non superando un importo totale di euro 10.000.

Infine, il Gruppo Consiliare Bene Comune di San Vittore del Lazio chiede di sostenere i nuclei familiari monoreddito che nell’anno 2020 sono rimasti privi di reddito da lavoro dipendente, con un contributo mensile pari a 500 euro, anche facendo cumulo con le misure di sostegno già in essere predisposte dallo Stato.

Nella nota si chiede inoltre di “effettuare controlli verso quelle attività sul territorio che stanno mettendo in atto una speculazione sulla vendita di DPI” (mascherine e guanti).

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