Oggi, 29 novembre, si tiene il concorso per il primario di chirurgia dell’ospedale di Cassino. Lo si apprende da una nota del consigliere regionale Marino Fardelli che mette in evidenza l’impegno suo, e dei principali membri di minoranza del comune di Cassino, per tenere alta l’attenzione sul nosocomio della città martire.
«Oggi si tiene il concorso per il primario di chirurgia dell’ospedale di Cassino e abbiamo richiesto un altro bando per ortopedia che però potrà essere espletato solo nei mesi successivi al 15 dicembre, data di scadenza per la mobilità interregionale – dicono. «In attesa dell’iter per la nomina del primario, a seguito di bando pubblico, verrà nominato un dirigente con l’art. 18 – continuano. Infine, «per le attrezzature sono state richieste alla Regione Tac ed ecografi oltre ad altri strumenti per poter potenziare la medicina d’urgenza e l’iter è in atto a dimostrazione che la volontà di trasformare il Santa Scolastica in Dea di I livello sta diventando realtà».
Il tono è decisamente entusiasta: «L’ospedale di Cassino ha già un centro di primo soccorso potenziato, le giuste attenzioni nei reparti ospedalieri e la strada intrapresa è quella dovuta e i fatti sono su carta, il Santa Scolastica avrà tutti i requisiti per essere un Dea di I livello – avevano commentato, poco prima, all’unisono lo stesso Fardelli, l’ex sindaco Peppino Petrarcone, il consigliere provinciale Alessandro D’Ambrosio e il consigliere comunale Edilio Terranova, unitamente ai consiglieri Sabrina Grossi ed Enzo Salera.
Al tavolo dell’Asl, ieri mattina, insieme al gruppo cassinate c’erano il commissario Macchitella, il dirigente Cirillo e il dottor Manzi che conosce bene le questioni dell’ospedale di Cassino. Con loro sono stati esaminati tutti i passaggi degli ultimi mesi tra Asl e regione Lazio a partire dalla carenza di infermieri, dall’esigenza di primari, per poi arrivare fino alle attrezzature di cui tutti i reparti necessitano con urgenza. «Abbiamo valutato tutte le strade possibili perché l’ospedale di Cassino torni ad essere un punto di accoglienza funzionale ed efficiente – dice quello che appare come un gruppo politico unitario, costituito da Fardelli, Petrarcone, D’Ambrosio e Terranova – abbiamo visionato i documenti e tutte le azioni messe in atto in questi mesi dalla Asl e dalla Regione Lazio. Esiste un elenco di centotrenta infermieri pronti all’avvicinamento dal quale poter attingere e la Asl attende solo l’ok della Regione che sta seguendo l’iter burocratico obbligato».
Durante l’incontro di ieri, in conclusione, si sono affrontati anche altri temi come quello dell’Ambufest giudicato positivamente dalla congregazione cassinate.