L’associazione “Le nuove contrade” di Cassino è stata sfrattata dal Comune dai locali che aveva come sede all’interno del museo Historiale.
Alle accuse di atto di “ritorsione” del Comune per una “ipotetica antipatia” nei confronti del presidente dell’associazione il sindaco Enzo Salera spiega le ragioni dello sfratto.
“Tale occupazione, di fatto, era abusiva sin dal 9 giugno 2018, data di scadenza dell’uso gratuito del locale, assegnato l’8 giugno 2017, con del. n. 293, dall’ Amministrazione di Carlo Maria D’Alessandro. Il citato atto amministrativo stabiliva, infatti, l’assegnazione ad uso gratuito del locale per un anno, ‘rinnovabile per un ulteriore periodo, previo accordo’. La Giunta di D’Alessandro non ha, poi, mai provveduto al rinnovo, così come stabilito e come avrebbe potuto. Se non lo ha fatto, deve avere avuto i suoi buoni motivi. Da evidenziare inoltre che non risultano agli atti – così come prescritto dalla delibera di assegnazione – né verifiche, né relazioni periodiche da parte di detta Associazione che illustrino le attività svolte presso la struttura stessa. Poiché non è pensabile che locali di proprietà pubblica possano essere occupati, in condizione di ‘prorogatio’ non autorizzata, per un generico e non ben definito fine, l’Amministrazione attuale ha ritenuto opportuno riprenderne il possesso. Quindi, bando al richiamo ad una incomprensibile ipotetica “antipatia” nei dei Lui confronti, come il sig. Capaldi lamenta. Semplicemente si riporta nella legalità una situazione che andava rimessa a norma”.
Quanto al cambio della serratura, il Sindaco fa sapere che “la questione riguardo alla ripresa in possesso del locale era stata demandata operativamente al servizio Manutenzione. Il funzionario riferisce che per circa due mesi, dovendo fare lavori straordinari di sanificazione e di tinteggiatura, mai nessuno dell’Associazione si è fatto trovare lì”.
