Cassino – Giuseppe Di Mascio: «Se se ne parla, non è camorra»

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Finché se ne parla, non c’è camorra. È questa l’argomentazione più forte dell’avvocato Di Mascio, consigliere comunale di maggioranza, che evidenzia come: «Il fatto stesso che sui social vengano pubblicamente denunciati fenomeni malavitosi e che si svolga un dibattito come questo esclude in primis la presenza di quella “omertà” che costituisce l’elemento fondamentale del tessuto connettivo su cui si sviluppa il “virus” della camorra. Certo il disagio giovanile e gli atti di teppismo vanno combattuti anche – ma non solo – sul piano pedagogico/culturale ma certo non sono manifestazioni di stampo camorristico».

Insomma Di Mascio non ci sta ad avallare la diffusione di un atteggiamento mafioso all’interno della città e dice: «Ma secondo voi tra i giovani e i cittadini di Cassino è diffusa una cultura camorristica? Questa è la vera domanda da porsi, perché solo rispondendo a questa domanda potremo individuare il discrimine tra quelle che sono le responsabilità della magistratura e delle forze dell’ordine e quelle della società civile con le sue istituzioni (amministrazione, scuole, università ecc.)».

E poi riecheggia le posizioni di chi già nei giorni scorsi aveva giù avuto un moto d’orgoglio e voleva evidenziare la presenza di una Cassino perbene che vanta successi nazionali: «Cassino è anche altro. Quanti ragazzi della nostra città studiano con profitto, lavorano, militano in associazioni sportive, si interessano di cinema, arte, musica ecc. ecc?».

Per Di Mascio vi sono fenomeni che non lasciano adito a dubbi sulla presenza di interessi camorristici sulla città di Cassino – come in quasi tutte le città italiane, aggiunge subito – ma ciò non giustifica le etichettature che imperversano oggi sul web. «E allora che la magistratura si dia da fare per arginare il più possibile la penetrazione di interessi criminali nella nostra città – conclude Giuseppe Di Mascio – ma i Cassinati hanno, nonostante tutto, una moralità ed un senso civico che fungono da anticorpi contro quella mentalità camorristica che grazie a Dio è ben lungi dall’attecchire le nostre coscienze!».

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