Cassino (FR) – Sit-in di FLMU CUB ai cancelli della Sevel di Atessa contro le trasferte obbligate dei lavoratori Stellantis

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Chi protesta, non mette in discussione la decisione degli operai di scegliere volontariamente di andare in trasferta, ma il metodo.

Un sit-in di solidarietà e protesta. Di solidarietà nei confronti dei colleghi costretti a trasferte che, secondo la FLMU Cub fanno parte di un accordo che non è stato condiviso con i lavoratori, e di protesta verso la dirigenza di Stellantis, che “se vuole smantellare il sito di Cassino lo dica apertamente”. 

A dimostrare, con megafono e bandiere sotto la pioggia battente, davanti ai cancelli della Sevel di Atessa, sono stati ieri i rappresentanti della FLMU di Cassino. “Manteniamo alto il livello di agitazione sindacale e se necessario torneremo di nuovo davanti a questi cancelli per denunciare politicamente il livello di coercizione al quale sono sottoposti gli operai. Vogliamo, da lavoratori, essere vicini a tutti gli operai che in questi giorni stanno lavorando in trasferta in ossequio a scelte aziendali /sindacali decisamente vessatorie e poco trasparenti”. Con loro, esponenti di SLAI Cobas e USB. 

Chi protesta, non mette in discussione la decisione degli operai di scegliere volontariamente di andare in trasferta, ma il metodo. “La società si impone soprattutto a fronte di situazione individuali di estrema difficoltà”. 

Secondo il sindacato, queste trasferte altro non sono che un graduale smantellamento degli stabilimenti, visto che la decisione di stipulare l’accordo non ha previsto un’assemblea per informare i lavoratori né la lettura da parte loro del testo integrale. 

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