C’è bisogno di un lavoro di squadra tra regione Lazio, Asl e conferenza dei sindaci, affinché il nostro ospedale venga tutelato sotto ogni aspetto: dall’incremento del personale medico e sanitario ai servizi garantiti ai pazienti.
Carmine Di Mambro, ex consigliere comunale ed attentissimo attivista per quanto attiene i problemi legati alla sanità, torna ad occuparsi dell’emergenza ospedaliera. «La situazione, di questi giorni, denunciata da diversi utenti e riguardante il pronto soccorso del Santa Scolastica’ di Cassino, non può essere più ignorata dalle varie istituzioni – sottolinea con forza -. Un fine settimana da dimenticare quello vissuto per 30 persone che hanno avuto la sfortuna di dover chiedere aiuto al pronto soccorso dell’ospedale ‘Santa Scolastica’ di Cassino. Decine di persone bisognose di cure che da 48 ore sono adagiate su barelle lungo i corridoi del Triage. La carenza di posti e soprattutto la mancanza di personale ha messo in stand-by il sistema di primo intervento.
«Tantissime le carenze che oramai affliggono la struttura del Santa Scolastica che, per bacino di utenza, è la seconda del basso Lazio; l’ospedale di Cassino abbraccia tre regioni: Lazio, Campania e Molise e quattro province, oltre che quella di Frosinone anche Caserta, Isernia e Latina. Pensare di poter declassificare una simile struttura sanitaria è da folli. L’ospedale di Cassino va potenziato e non depauperato perché anche di riferimento per tutti coloro che vivono situazioni di disagio oncologico. La carenza di posti letto e di personale sanitario non è più accettabile per una struttura che è giovane, creata meno di 15 anni fa proprio per sopperire a questo problema.
Una situazione che non può essere più ignorata neanche dai referenti regionali di questa provincia e per questo rinnovo ancora una volta l’appello al presidente della commissione sanità Alessia Savo e all’onorevole Daniele Maura affinché prendano a cuore anche i disagi quotidiani di coloro che sono costretti a lavorare in condizioni così precarie presso l’ospedale di Cassino. Se il servizio offerto agli utenti è di buona qualità, gli stessi cittadini non potranno far altro che ringraziare i referenti regionali».