Il mistero si infittisce e le polemiche diventano sempre più grandi: da “tranquillo villaggio di Babbo Natale” a scandalo internazionale.
Dopo la nota inviata al Ministero dal console Polacco in visita “segreta” a Montecassino (clicca qui) fa sentire la sua voce il Sindaco Petrarcone e il suo vice Mario Costa.
Il Comune tiene a precisare che non ha rilasciato alcuna autorizzazione per la somministrazione di bevande, ne tantomeno concessioni di natura urbanistica.
Ma, sorpresa, nel contratto stipulato lo scorso 15 ottobre tra l’Abbazia di Montecassino e l’associazione Albaneta risulta che il monastero prenderà delle percentuali dalle attività che si svolgeranno nel Villaggio.
“L’affittuario – come si legge nel contratto – dichiara che vi svolgerà le seguenti attività: realizzazione di un’azienda agricola con fini di fattoria didattica, punti di ristoro e alloggio, attività agricola di produzione e commercio di birra artigianale”.
L’Abbazia di Montecassino guadagnerà sugli incassi derivanti da tali attività, e più specificatamente: 0,20 centesimi di euro sui biglietti di ingressi al parco; 0,50 centesimi di euro sui biglietti di ingresso alla fattoria didattica; 2 euro e 50 centesimi su ogni pernottamento; 1 euro sui coperti (intesi come tavola calda) e, dulcis in fundo, 0,15 centesimi di euro su ogni litro di birra venduto in qualsiasi rete commerciale, sia nel parco che nei punti vendita.
Presto, dunque, potremmo vedere negli scaffali dei supermercati la “Birra Montecassino“.
Tanto basta all’amministrazione per chiedersi sul perchè il contratto che è arrivato in Comune è mancante di alcune parti, tra cui questa.
Il sindaco Petrarcone, l’amministrazione e la cittadinanza intende vederci chiaro.
Fonte: Ciociaria Editoriale Oggi