“Sulla cartiera Reno de Medici di Villa Santa Lucia in provincia di Frosinone va aperto immediatamente un tavolo con la Regione Lazio. Su questo si presenta un’ interrogazione. Non possono essere gli operai a pagare eventuali responsabilità per danni ambientali, va scongiurata la chiusura e convocato presto un tavolo per gestire la crisi assieme alla Regione, alle parti sociali e datoriali.
Se vi sono questioni autorizzative e burocratiche vanno rapidamente verificate dalle istituzioni competenti. Non si può rischiare di perdere nella provincia di Frosinone un’altra fabbrica, si rischia la desertificazione industriale ed una vera e propria crisi sociale”.
Lo dichiarano in una nota congiunta il Consigliere della Regione Lazio di Azione, Alessio D’Amato, il Segretario provinciale di Azione, Antonello Antonellis e il Presidente provinciale, Massimiliano Quadrini.
Sul fronte sindacale, intanto, i segretari generali di SLC CGIL Patrizia Fieri, FiSTEL CISL Pasquale Legnante, UILCOM UIL Leonello Terrinoni e UGL CHIMICI Marco Colasanti hanno scritto oggi stesso ai sindaci di Cassino, Villa Santa Lucia e Piedimonte San Germano per chiedere la massima condivisione e collaborazione nella organizzazione del corteo che si svolgerà venerdì 19 gennaio dalle 9.30 a Cassino. Serve una mobilitazione generale affinché si possa tutelare l’occupazione del territorio. A rischio ci sono 300 posti di lavoro.
Contestualmente e come preannunciato subito dopo l’assemblea, i segretari hanno inviato una richiesta di incontro urgente al MiMit, al Ministero del Lavoro e alla Regione Lazio. Sottolineando che la perdita di questi posti di lavoro, “In un territorio già martoriato dall’elevato tasso di disoccupazione, si andrebbe a creare un considerevole problema sociale”.