Un ‘pellegrinaggio laico’ lì dove alcuni italiani al confino politico contribuirono alla costruzione dell’Italia Repubblicana.
Una significativa delegazione della procura di Cassino, composta dal procuratore capo Luciano d’Emmanuele e alcuni magistrati si è recata a Ventotene (LT) nei giorni scorsi. Con loro, anche il presidente della sezione penale del tribunale di Cassino, Claudio Marcopido. Nell’isola pontina, accolti dal sindaco e dal vice sindaco, hanno visitato le caserme delle forze di polizia, in particolare la caserma della Guardia di Finanza, la stazione dei carabinieri e l’ufficio locale marittimo della capitaneria di porto.
Obiettivo della visita, la volontà del procuratore D’Emmanuele di portare i giovani magistrati a lui affidati su un luogo molto significativo per la storia nazionale ed europea. Affinché potessero percepire la realtà storica nella quale sono maturati i principi costituzionali che fanno parte del bagaglio professionale di ogni magistrato.
La procura ed il tribunale di Cassino hanno quindi effettuato un ‘pellegrinaggio laico’ lì dove, nella dura condizione del confino politico, alcuni italiani contribuirono in modo essenziale alla costruzione dell’Italia Repubblicana.
Dinanzi alla lapide in memoria di Giuseppe Di Vittorio è stato ricordato che sull’Isola di Ventotene, dagli anni ’30 fino all’inizio degli anni ’40, si sono sviluppati, nella clandestinità, i germi delle idee costituzionali recepite e divenute norme nel lavoro delll’assembela costituente. I magistrati hanno così reso omaggio alla costituzione ed il procuratore d’Emmanuele ha testimoniato il senso del proprio lavoro al termine di 45 anni di servizio: coltivare valori come l’uguaglianza dei cittadini, l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, la soggezione alla legge, la funzione rieducativa della pena e la presunzione di innocenza.
Un pensiero commovente è stato rivolto alla sfortunata figura di Eugenio Colorni, morto a Roma il 30 maggio 1944 a soli 35 anni, quattro giorni prima della liberazione della Capitale dagli alleati – che nella città occupata dai nazisti, in una tipografia di Monte Mario, fece stampare 500 copie del Manifesto di Ventotene. L’incontro si è concluso con l’auspicio del dott d’Emmanuele, rivolto ai giovani magistrati, di ancorare il proprio lavoro alle origini della Costituzione quale antidoto per affrontare il momento difficile che si sta vivendo.