Una folla per salutare Angelo Molle, tra i presenti anche il Vescovo

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L’amato professore di tanti studenti e seminaristi è stato salutato da una folla immensa, era presente anche il fratello del rettore del santuario di Canneto, don Antonio.
E’ stato proprio lui a celebrare, tra le lacrime, la santa messa.
La chiesa di Santa Margherita a Roccasecca non è riuscita a contenere tutti i presenti.
Numerosissimi i movimenti e le associazioni cattoliche, ma anche i sacerdoti.

Commovente l’omelia pronunciata davanti alla folta platea.
“In lui abbiamo riconosciuto quel giusto che ha conquistato con la sua bontà, il suo sorriso, l’umiltà, la cultura e la sua grande fede. Ci domandiamo però se questi suoi modi di essere sono soltanto umani o sono il frutto di una sinergia con Dio.

Angelo è vissuto in una famiglia normale di questo paese dove l’esempio di papà e di mamma lo hanno fatto crescere. Poi gli anni della formazione e la vita in parrocchia, quella “casa” dove tutti noi siamo cresciuti. Quanti sacerdoti gli sono stati d’esempio. Anche nella lunga sofferenza – e le frasi sono state interrotte dal pianto – sono stati esempio di umilia, generosità, di altruismo. E lui a Sora, Anagni, Roma e Cassino ha seminato amore e ha ricevuto amore. Parlare di Angelo significa guardare oltre. Grazie a Dio che ci ha donato un “angelo”.

Lo stesso Angelo, così ricco di doni, domandava: ma tu cosa stai facendo dei doni che Dio ti ha dato? Come vivi la tua fede? Il nostro cuore spesso è offuscato dall’egoismo e non ci aiuta. Dobbiamo essere dei figli grati. A Colui che ha generato la vita. Oggi Angelo è al cospetto di Dio e sicuramente lo ricompenserà di quanto fatto in questo mondo.

Gli ultimi giorni vedevo in Angelo il corpo di Cristo sofferente. E Angelo chiedeva l’eucarestia. La misericordia di Dio passa attraverso i sacramenti: la confessione, l’eucarestia. Chi ha vissuto con me questi momenti difficili può capire la testimonianza che è stato Angelo. Un grazie agli alunni, ai seminaristi, ai sacerdoti, i gruppi, i movimenti, le associazioni presenti negli ultimi tempi della vita di Angelo e presenti oggi qui”.

Al termine della santa messa anche la speciale benedizione del vescovo della diocesi, monsignor Antonazzo che non poteva far mancare la sua presenza.
Tanti gli abbracci, tante le lacrime per quella vita spesa al servizio degli altri e oggi al cospetto di Dio.

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