All’appello mancano oltre 500.000 euro, per l’esattezza 538,252,39. Si tratta della cifra che il Comune avrebbe dovuto incassare dalla riscossione delle multe comminate per infrazioni al Codice della strada nel triennio 2010-2012.
Dopo un’attenta opera di ricognizione, il dirigente del settore della Polizia locale, Donato Mauro, tramite apposita determinazione dirigenziale, ha stabilito di procedere alla riscossione mediante la procedura prevista per legge con richiesta di pagamento in un’unica soluzione.
Solo nel 2011, durante i blocchi del traffico, sono state elevate 1.100 sanzioni. Il record assoluto, difficilmente battibile, fu del 21 gennaio del 2011 quando gli uomini della polizia locale, all’epoca guidati dal colonnello Francesco Delvino, arrivarono ad elevare la bellezza di 420 verbali. Che, poi, nelle altre domeniche, a parte in un caso in cui si raggiunse quota duecento, oscillarono tra le 114 e le 166.
Da un’indagine dell’Adnkronos sui bilanci di previsione 2016 dei comuni italiani emerge che le amministrazioni locali continuano a “scommettere” sugli incassi delle multe. Di più: per il 2016 alzano la posta, con punte di incremento che arrivano anche a sfiorare il 30%. Tra le grandi città Milano è in controtendenza, con una riduzione dai 405 milioni del 2015 ai 355 milioni nel 2016 dell’introito stimato.
Nei comuni più piccoli scendono i numeri assoluti, ma sale in proporzione l’incidenza delle multe sui bilanci.
Da segnalare anche le buone abitudini di alcuni piccoli centri. A Schio, in provincia di Vicenza, il bilancio di previsione 2016 prevede 980.000 euro in entrata per violazioni al Cds, cifra che la Giunta destinerà a studi, ricerche e campagne di sensibilizzazione ai fini della sicurezza stradale.
Fonte: Ciociaria Editoriale Oggi