Sud Pontino – Formia, pineta di Vindicio, resta il divieto di balneazione. A Minturno inquinato il Rio Recillo; le analisi e le proposte di Legambiente

- Pubblicità -

Il divieto di balneazione, ordinato dal commissario straordinario del Comune di Formia per il tratto di spiaggia libera all’inizio del litorale di Vindicio resta.

Era stato decretato l’altra settimana ma i tecnici del Comune e di Acqualatina non hanno ancora ultimato i controlli attivati per stabilire tutte le cause degli sversamenti sulla spiaggia ai quali ieri si è aggiunto una rottura alle condutture.

Nonostante il divieto di balneazione, però, non sono rari i casi di persone che si soffermano a prendere il sole sul tratto di spiaggia interessato; e c’è anche chi non rinuncia a fare il bagno.

Intanto, a Minturno, dopo i dati negativi rilevati da ‘Goletta verde’, Legambiente Sud Pontino ha effettuato una serie di controlli lungo il corso del torrente che hanno confermato le prime risultanze.

“Abbiamo voluto ottenere una istantanea dettagliata dello stato di salute del Rio Recillo a Minturno – scrive in un post il presidente di Legambiente Sud Pontino Eduardo Zonfrillo – risalendo, nei giorni scorsi, l’intero asse fluviale, effettuando campionamenti dell’acqua tra Via Santa Maria M. Domini e Via Monte D’Ercole, gli altri in Via Cairoli, Via Bovari e il Parco Recillo. I campionamenti avevano lo scopo di consentire analisi accurate e perfettamente attendibili, utilizzando moderne tecnologie, mirate alla individuazione e quantificazione dell’inquinamento biologico già riscontrato alla foce, mediante indicatori di contaminazione fecale quali l’Escherichia Coli e gli Enterococchi. I risultati, nel complesso preoccupanti, hanno confermato quanto da noi denunciato per anni”.

Il risultato
“Nei prelievi è stata rilevata una forte e diffusa incidenza di questi batteri presenti in grande quantità nelle feci di uomini oltre che di animali a sangue caldo. I risultati sono stati coerenti per tutto il corso, e anche per un affluente che decorre lungo via Monte D’Ercole e depongono per un forte inquinamento da contaminazione antropica come confermerebbero altri controlli effettuati nei giorni scorsi nelle acque dolci in prossimità della foce, trapelati anche sulla stampa, in linea con quanto accertato da Goletta Verde e dai nostri campionamenti. Questa notizia, per noi scontata, è stata comunque acquisita favorevolmente dai nostri volontari contando che possa mettere fine a qualche forma di isolato scetticismo verso il nostro lavoro”.

Le proposte
“Per questo Legambiente torna a ribadire l’urgenza di destinare più investimenti per la depurazione e completare o ammodernare la rete fognaria, spesso insufficiente e datata, a partire dal nostro comprensorio, con l’utilizzo delle risorse europee del PNRR, non limitandosi, come per il Rio Recillo, solo alle annunciate ‘vasche di fitodepurazione’. Richiediamo più controlli anche per altre forme di inquinamento come i rifiuti abbandonati lungo i corsi d’acqua e le foci e di promuovere più informazione per i cittadini”.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Articoli Correlati

- Pubblicità -
- Pubblicità -