Scandalo Montecassino, a parlare è l’ex abate Bernardo D’Onorio

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Secondo l’ex abate di Montecassino, Bernardo D’Onorio, sul caso dello scandalo che ha avvolto l’Abbazia di Montecassino sono state scritte alcune inesattezze.

“Lungi da me difendere qualcuno, sarà la magistratura a fare il suo corso – ha dichiarato l’Arcivescovo, scrive Temporeale.info, che è stato abate di Montecassino per 24 anni e quindi conosce molto bene la situazione  – ma posso dire che non manca nemmeno un euro. Sono stati fatti dei controlli da parte dell’Arcidiocesi di Sora, dalla quale dipende Montecassino, ed è risultato tutto in regola e pare che anche all’Abbazia non risultino irregolarità. Si è parlato dei soldi presi dalla Caritas ma non è così”.

Come è noto, quel denaro doveva essere destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli, ma secondo la Procura di Roma sarebbe stato riciclato in varie tranche attraverso vorticosi passaggi da conti correnti, per poi tornare nella disponibilità del prelato per usi privati.

Per tali motivi, la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro di beni nei confronti di Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino, e del fratello Massimo, per un valore di oltre 500mila euro, somma della quale l’alto prelato si sarebbe impossessato prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dell’abbazia.
Questa tesi mette in dubbio tutto quello che è stato scritto in passato.

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