Dopo lunghi anni di dibattimento, il Tribunale di Cassino si è finalmente pronunciato: assoluzione perché il fatto non sussiste. È, quindi, finito l’incubo giudiziario per l’ex Sindaco del Comune di San Giovanni Incarico (FR) Antonio Salvati, per l’ allora segretario comunale Antonio Federici, e per il tecnico comunale D’Onofrio, difesi dal collegio difensivo composto dagli avvocati Dario De Santis, Sandro Salera, Ivan Santopoetro e Antonio Iafrate.
I tre noti e stimati professionisti erano stati rinviati a giudizio nel 2019 per falso ideologico in atto pubblico.
La Procura della Repubblica della città martire, a seguito di un esposto presentato dall’attuale sindaco Paolo Fallone, aveva contestato a Salvati, Federici e D’Onofrio di aver falsificato, in concorso tra loro, una delibera di giunta sulla base della quale erano stati concessi in comodato d’uso all’Unione dei Comuni “Antica Terra di Lavoro” i locali posti al secondo piano della casa comunale di San Giovanni Incarico.
All’epoca dei fatti, Salvati rivestiva la carica di sindaco del comune ciociaro nonché Presidente dell’ Unione dei Comuni. All’esito di un lungo dibattimento, il Giudice dott. Falchi Delitala, ha accolto in pieno la tesi del collegio difensivo degli imputati.
Pienamente dimostrato come la delibera di giunta di cui veniva lamentata l’inesistenza, in realtà fosse realmente stata adottata all’esito della riunione di Giunta del 31 dicembre 2012 e, pertanto, il contratto di comodato stipulato tra il comune di San Giovanni incarico e l’Unione dei Comuni “Antica Terra di Lavoro” , in seguito disdettato dall’amministrazione Fallone, risultava totalmente legittimo.
Con l’assoluzione degli imputati, è stata rigettata la corposa richiesta di risarcimento dei danni avanzata dall’Ente Comunale ciociaro, costituitosi parte civile nel giudizio e difeso dall’avv. Francesco Scalia.
