I pendolari sono abituati a qualsiasi eventualità, ma non per questo possono essere impermeabili a tutto.
Che da venerdì 28 luglio fino a domenica 3 settembre sarebbe stato necessario organizzarsi per non arrivare tardi al lavoro, ad una visita medica o ad un qualsiasi appuntamento era cosa nota da tempo, ma questo non significa che non ci siano problemi quotidiani da affrontare. Tutto a causa dei lavori (programmati) di potenziamento infrastrutturale tra Ciampino e Colleferro e che comportano variazioni e sostituzioni con bus- navetta per i treni Intercity e Regionali.
Detto così non sembra poi così difficile: basta scendere dal treno, salire su una navetta fino alla stazione accessibile, risalire su un altro treno e arrivare a Roma Termini. E poi correre a prendere una coincidenza o raggiungere la propria meta. Invece è stressante e non privo di sorprese. Tra cambi di binario improvvisi, gente che non sa dove andare e persone che prese dalla smania di arrivare primi vogliono lanciarsi sulle rotaie senza utilizzare il sottopasso. Che, poi, ognuno di noi abbia una grande capacità di adattamento alle situazioni più impervie e sia pronto a qualsiasi evenienza, questo è un altro discorso.
Insomma, per farla breve: chi deve viaggiare sulla linea Roma-Cassino deve mettere in conto che la sveglia suonerà prima del previsto (anche un’ora prima per arrivare al solito orario di sempre) e che se si sgarra qualche coincidenza o si frappone qualche altro ostacolo sul percorso (traffico o incidente su A1, blocco della metropolitana, ulteriori guasti sulla linea percorribile) sono davvero dolori.
Intendiamoci, i pendolari sono avvezzi a qualsiasi eventualità ma non per questo possono essere impermeabili a tutto. Costretti da anni a viaggiare, hanno sperimentato cosa significhi restare bloccati sulle rotaie, dover cambiare treno perché impossibilitati a proseguire, tra cali di tensione, caldo e freddo eccessivi, blocchi dovuti ad incidenti, ritardi e sovraffollamento. I più fortunati hanno fatto coincidere le ferie con i lavori di RFI. Non è da tutti.
Adesso, con la soluzione obbligata treno-navetta, sono tra i migliori conoscitori del tracciato e quindi esperti consiglieri dei neofiti. Quei ‘poveri’ non abbonati che si trovano, per un singolo viaggio o un’andata e ritorno tutt’al più, proiettati in una dimensione pirandelliana. Neanche sanno cosa devono cercare sul tabellone digitale: cercano un treno che da Roma li porti a Cassino. Ingenui, devono dirigersi a Ciampino. (Ma che ne sanno, se vengono una volta l’anno qui da noi?).