Pietro Fargnoli dichiara, in uno sfogo pubblicato da Ciociaria Editoriale Oggi:
“Dopo mesi di stallo è opportuno fare il punto della situazione sulla vicenda del collegamento ad Alta Velocità tra Cassino e Roma. Le ultime notizie ufficiali da parte dell’Assessorato ai Trasporti ella Regione Lazio risalgono ormai al 15 Luglio 2015. In quell’occasione, per la prima volta dopo mesi di infondate resistenze, l’Assessorato aveva finalmente riconosciuto la fattibilità tecnica ed economica del nostro progetto per l’utilizzo della linea ad Alta Velocità per il collegamento Roma-Cassino. Restavano da risolvere alcuni aspetti contrattuali in quanto la divisione Passeggeri Lazio di Trenitalia, titolare del contratto di servizio con la Regione, non aveva il know how per effettuare servizio sulla linea Alta Velocità. L’ostacolo, non certo insormontabile, sarebbe stato aggirato chiedendo una offerta per il servizio alla divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia (quelli delle “Frecce”), ovvero ai concorrenti di NTV (quelli di “Italo”). E poi? Poi 6 mesi senza alcun aggiornamento; 188 giorni di silenzio squarciato dalla fugace dichiarazione rilasciata da Zingaretti a Cassino lo scorso 18 settembre a conferma della volontà della Regione di mettere in pratica il progetto Alta Velocità Roma-Cassino.
Per chi ricorda quel progetto, il principale ostacolo tecnico era legato all’acquisizione di treni “politensione” in grado di percorrere sia la linea Alta Velocità che la linea storica; questo tipo di treni non è difficile a reperirsi dal momento che tutti gli ETR in circolazione sulla linea Alta Velocità rispondono a queste caratteristiche.
La novità degli ultimi mesi, già anticipata nel progetto pubblicato a Febbraio 2015 dalla nostra Associazione, è che Trenitalia ha iniziato a mettere in servizio i nuovi Frecciarossa 1000 (quelli della pubblicità in cui un treno regionale degli anni 50 è messo a confronto con l’avveniristico nuovo Frecciarossa), lasciando liberi diversi ETR 485 e 600 che sarebbero perfetti per il nostro servizio “Regionale AV”.
Prima che questi treni vengano destinati ad altre linee, perché l’Assessorato ai Trasporti non li richiede per avviare una sperimentazione del servizio “Regionale Alta Velocità” sulla linea Roma-Cassino? Basterebbero 2 soli treni per effettuare 4 corse giornaliere (2 al mattino verso Roma e 2 il pomeriggio verso Cassino) e verificare l’impatto del servizio sul territorio. Sarebbe un piccolo investimento per dare una prospettiva avveniristica ad un collegamento ferroviario che gli anni 50 non riesce proprio a scrollarseli di dosso”.