Il Tar ha commissariato la Regione Lazio affidando la gestione direttamente al ministero per l’Ambiente; lunedì, la Corte Costituzionale aveva annullato il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) del Lazio.
I giudici del Tar hanno affidato al Direttore Generale della Direzione per i rifiuti e l’inquinamento il compito di “individuare una rete integrata e adeguata di smaltimento dei rifiuti in ambito regionale”.
“Sono sette anni – commenta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Antonello Aurigemma – che sulle problematiche della questione rifiuti, la Regione Lazio è ferma. In tutto questo periodo, è stata più volte bacchettata dall’ex ministro all’ambiente; poi lo scorso anno è stato approvato il piano regionale dei rifiuti, che non ha minimamente risolto le varie criticità della nostra regione e della città di Roma. Ora, è arrivata la batosta”.
Critici anche i consiglieri del M5S che definiscono la decisione del tar “un atto che dopo anni di emergenze rifiuti, roghi tossici e assenza di regole e pianificazione, formalizza l’incapacità cronica della Giunta di assumersi il coraggio e la responsabilità di dare risposte concrete ai cittadini”.