E’ stato stanziato dalla Regione Lazio un contributo di 100.000 euro per i comuni che presenteranno un progetto di valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Un’occasione importante per rilanciare l’occupazione e l’economia turistica. Ci domandiamo se le città e i paesi della provincia di Frosinone siano capaci (e interessati) a candidarsi a “Città della Cultura 2017”.
L’annuncio è stato dato in una nota pubblicata sul sito istituzionale della Regione [leggi qui]. Si legge nel comunicato: «Il riconoscimento premierà un programma di progetti, iniziative e attività di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale. L’obiettivo è proprio quello di promuovere la crescita del turismo e degli investimenti nel territorio. Il titolo si rivolge ai comuni del Lazio, in forma singola o associata e alle unioni di comuni».
La Ciociaria e l’Alta Terra del Lavoro hanno risorse incredibili che faticano a trovare un visibilità a livello nazionale e internazionale. Alcune iniziative sono state avviate, anche a livello privato, ma sono solo punti di partenza, spesso insufficienti per un’apertura di ampio respiro.
I nostri sindaci saranno in grado di cogliere questa opportunità? In ballo non c’è solo l’incentivo monetario, c’è anche la visibilità data dal riconoscimento di “Città della Cultura 2017”, «sul modello delle iniziative dell’Unione Europea e del Mibact», come ha detto Lidia Ravera, assessore regionale alla Cultura e politiche giovanili. Il Lazio è, tutto quanto, fonte di ricchezze paesaggistiche e culturali, la competizione potrebbe essere accanita. Ma a volte basta mettere in moto un progetto per far comprendere come si possa far qualcosa di concreto per il territorio, magari anche senza poi raggiungere il traguardo di una gara.
La scadenza di presentazione delle domande è fissato per il 10 luglio prossimo.
