Questa mattina, nel “Nel mezzo del Mattin…” con i Negrito (Stefania NEGRo e Tommaso Di VITO), abbiamo riassunto tutti gli “Allarme Bomba” della nostra zona raccolti in una settimana.
Martedì mattina un quotidiano locale titolava in prima pagina: “I botti esplosi in onore della Madonna scambiati per bombe, la tensione è alle stelle”.
Mercoledì mattina in redazione è arrivata una notizia che ci ha strappato un sorriso: “Sora, panico alle poste per un termos sospetto: falso allarme”.
Negli ultimi tre giorni gli avvisi di presunte evacuazioni, esplosioni, bombe e trolley abbandonati scambiati per materiale altamente esplosivo si sono moltiplicati.
Basti pensare all’evacuazione preventiva dell’Autogrill “La Macchia” o alla fuga di gas che ha visto protagonista il Tribunale di Cassino nella mattinata di ieri e che questa mattina, un quotidiano locale, ha spacciato per l’ennesimo “Allarme Bomba”.
Come se non bastasse, nella giornata di ieri, tre notizie ci hanno fatto capire che la situazione sta letteralmente sfuggendo di mano:
“Allarme bomba su WhatsApp, la responsabile della nota audio che ha fatto bloccare la metro A di Roma per una mattinata intera si è costituita: “Avevo paura che mia figlia uscisse, ho inventato tutto””.
Nella nostra zona, tra Campoli Appennino, Alatri e Frosinone, ieri pomeriggio è partita la ricerca di un’Audi A6 nera, inutile dirvi che si trattava di una bufala.
In fine, ma non di scarsa importanza, è la notizia che questa notte ha fatto il giro del web:
“Venafro – Al grido di “Allah Akbar” si avventa contro due uomini e una donna mandandoli al pronto soccorso.”
Questo tweet racchiude la situazione attuale:
Sono riusciti a cambiare le nostre abitudini. Siamo al punto che se lasci la borsa su una panchina non la prende nessuno. [@maurizioneri79]
— Spinoza (@spinozait) 20 Novembre 2015