Dopo l’ordinanza, con la quale il prefetto di Frosinone Ignazio Portelli ha sospeso l’efficacia di alcuni autovelox, i sindaci dei comuni interessati hanno incontrato il Prefetto per fare il punto della situazione.
Gli autovelox momentaneamente spenti sono quelli installati sulle strade che attraversano i comuni di Acuto, Belmonte Castello, Monte San Giovanni Campano e Veroli.
I rispettivi sindaci (Augusto Agostini, Antonio Iannetta, Angelo Veronesi e Simone Cretaro) sono stati ricevuti in prefettura per parlare della problematica ed hanno motivato l’utilità degli apparecchi per la sicurezza stradale.
La sospensione prefettizia rappresenta, però, un problema per le casse dei vari comuni i quali, con i proventi delle multe riescono a pareggiare i conti comunali.
Tra le contestazioni vi è anche quella dell’utilizzo di questi fondi che, secondo indirizzo, dovrebbero essere destinati, almeno in parte, al miglioramento della viabilità; e questo non sempre accade.
I Comuni, adesso, possono adeguarsi alle diverse contestazioni contenute nel decreto prefettizio in alternativa possono anche proporre ricorso al Tar.
Gli autovelox sono visti dagli automobilisti con il fumo negli occhi, ritenuti utili ai comuni solo per fare cassa; e sull’argomento sono spesso in campo anche le associazioni dei consumatori.
Nei giorni scorsi l’ADOC e la ConfConsumatori della provincia di Frosinone hanno lanciato la proposta di convogliare i proventi delle multe in un fondo gestito direttamente dal Prefetto per assicurare il miglioramento della viabilità provinciale.