Cominciano a piovere ricorsi al Tar contro gli aumenti decisi dalla SAF, Società Ambiente Frosinone, che gestisce il ciclo di smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.
L’aumento del costo di conferimento dei rifiuti nell’impianto di Colfelice non è andato giù a molti sindaci della provincia che hanno manifestato il malumore presentando, o annunciando di farlo, ricorsi al Tar del Lazio.
Lo hanno già fatto i comuni di Cassino, Frosinone e Piedimonte San Germano (ognuno per suo conto) ed altri sono sul punto di farlo.
Alcuni comuni, anche per risparmiare sul costo delle spese legali, hanno intrapreso la strada dell’associazionismo, come quelli di Anagni, Castelliri, Castro dei Volsci, Ceprano, Ferentino, Fiuggi e Veroli.
Ma altri ancora lo stanno per fare ma stanno aspettando di valutare la documentazione.
Sotto accusa, in particolare, la retroattività dell’aumento della tassa, cresciuta di 36 euro a tonnellata, in quanto l’aumento deciso dalla Saf riguarda i conferimenti dei rifiuti a partire dal 2015.
Intanto, il prossimo 20 luglio è prevista una nuova assemblea dei soci della Saf, cioè proprio i comuni, che si occuperà nuovamente del problema dopo quella infruttuosa della scorsa settimana.