Provincia di Frosinone – Levata di scudi contro la Regione Lazio. Magliocchetti: impugnare al Tar l’ordinanza che dispone il trasferimento dei rifiuti di Roma negli impianti di Colfelice, San Vittore e Roccasecca

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Monta la polemica in provincia di Frosinone dopo l’ordinanza con la quale il presidente della regione Lazio Zingaretti autorizza il trattamento dei rifiuti di Roma in provincia, ed il capogruppo di Forza Italia al comune di Frosinone, Danilo Magliocchetti, sollecita un ricorso al Tar.

“In merito all’ordinanza regionale 11902 del 5 luglio 2019 che, di fatto, dispone il trasferimento dei rifiuti di Roma per il relativo trattamento verso le province del Lazio, quindi anche e soprattutto quella di Frosinone, oltre alle legittime e sacrosante proteste manifestate dalla politica e dai sindaci del territorio, è necessaria anche un’azione concreta e corale.

Il presidente della provincia, quindi, convochi subito l’assemblea dei Sindaci e si faccia dare mandato pieno per impugnare davanti al TAR, da parte della provincia e di tutti comuni del territorio, la ormai famosa ordinanza, chiedendone l’annullamento e la immediata sospensione dell’efficacia.

Le proteste, ancorché più che legittime ed anzi doverose, se non supportate da atti coerenti e conseguenti, rischiano di essere le solite grida manzoniane, che non producono alcun effetto.

Sarebbe questo atto, una vera e propria autotutela, sia per i Sindaci della provincia che sono costantemente in prima linea, sia nei confronti dei cittadini e del territorio, devastato da una situazione ambientale non più tollerabile come dimostrano gli eventi passati e recenti”.

Analogo appello è lanciato dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani.

“I sindaci e i Comuni della provincia di Frosinone, alla prossima assemblea della Saf, siano coerenti e votino no ai rifiuti provenienti da Roma.

È inutile e, forse, anche stucchevole, dire, a chiacchiere, di essere contrari a trasformare la provincia di Frosinone nella pattumiera di Roma e, poi, quando si ha la possibilità di adottare provvedimenti che esprimano chiaramente il proprio dissenso, mettere la testa sotto terra, come gli struzzi o, addirittura, come don Abbondio, non avendo il coraggio di schierarsi contro i soliti potentati trasversali delle lobby dei rifiuti.

È vero che rientra nei poteri sostitutivi della Regione adottare provvedimenti emergenziali ma, alla Pisana e al Campidoglio, devono conoscere chiaramente qual è la volontà di chi vive in provincia, che rivendica il rispetto dell’obbligo del ciclo chiuso dei rifiuti e del diritto alla salute, anche nei territori di provincia.

Vedremo, alla Saf, come voteranno i comuni e, a quel punto, avremo ulteriore certezza di chi sta dando le carte in questo gioco poco edificante”.

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