“Nella totale connivenza della politica, il piano ordito dal Presidente della provincia di Frosinone e della Consulta d’Ambito é andato perfettamente in porto. La STO (Segreteria Tecnica Operativa) ha ampliato la propria pianta organica di ulteriori 18 unità.
Ci sarebbe da ridere se poi non fossimo sempre noi a pagare, visto che il bilancio della STO, è sostenuto finanziariamente dai Comuni della provincia, che tramite il Gestore (Acea-Ato 5 spa) sovvenzionano la Segreteria Tecnica Operativa con versamenti di una parte degli oneri concessori, che il Gestore stesso dovrebbe versare in toto ai Comuni.
In conclusione questi oneri che il Gestore deve ai Comuni vengono prima utilizzati per il bilancio della STO e poi se avanzano verranno versati nelle casse comunali.
Eravate datori di lavoro e non lo sapevate… . Grazie di nuovo alla cattiva politica… .”
E’ questo il post pubblicato da Renato De Sanctis, del Comitato No Acea, per rendere nota la delibera n° 4 del 6 marzo scorso, passata sotto silenzio sugli organi di informazione, con la quale la Conferenza dei Sindaci ha approvato la nuova pianta organica della Segreteria Tecnica Operativa.
L’unico comune a votare contro è stato quello di Atina, astenuti i comuni di Ceccano, Piedimonte e Strangolagalli, gli altri comuni presenti hanno dato parere favorevole.
I commenti al post di De Sanctis sono numerosi e concordemente critici con l’operato della politica provinciale.