La fermata di due corse del Treno ad Alta Velocità in provincia di Frosinone (a Cassino e nel capoluogo) potrebbe arrivare già nella seconda metà di questo mese.
In queste ore, ha annunciato il sindaco Ottaviani di Frosinone, è attesa la comunicazione dell’avvio dell’anticipo della sperimentazione, precedentemente fissata per luglio, da parte dell’’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato; oggi ne parlerà anche il sindaco di Cassino Salera in una conferenza stampa.
Come anticipato a suo tempo, è previsto il passaggio di due corse del TAV al giorno, con fermata nelle stazioni di Cassino e Frosinone.
In particolare, si prevede che il treno delle 5,23 in partenza da Napoli passerà per Cassino alle 6,03 e Frosinone alle 6,32, per arrivare a Roma alle 7,15.
La sera, invece, il treno in partenza da Roma Termini per Napoli delle ore 17:00, fermerà a Frosinone (17:41) e a Cassino alle 18:10, per giungere a Napoli alle 18:52.
Nell’attesa dell’avvio della sperimentazione (se dovesse dare risultati positivi si ipotizza anche un aumento delle corse fino a sei giornaliere), intanto, infiamma la polemica sull’ipotesi della realizzazione di una stazione dell’Alta velocità localizzata in zona Ferentino.
Nel Cassinate, ritenuto strategicamente più logico e baricentrico, il dibattito è avviato con comitati e petizioni di firme.
Ma per raggiungere l’obiettivo non è costruttivo “mettere bandierine” ma creare un movimento bipartisan (forte, battagliero e propositivo) che abbia a cuore, almeno in questo caso, l’interesse di un territorio in cui la stazione Tav ne cambierebbe positivamente il destino futuro.
In caso contrario ci sarà un inevitabile declino socio-economico per i successivi 50-100 anni, propedeutico anche alla potenziale perdita di importanti presidi istituzionali ed economici territoriali.