L’impianto di riciclaggio dei RSU di Colfelice anche nel mese di dicembre resterà fermo perché non è stato ancora risolto il problema della presenza di percentuali anomale di zinco rinvenuto nei rifiuti.
L’Università di Tor Vergata sta portando avanti lo studio su origine e cause della presenza elevata di zinco nei RSU e non si esclude che possa essere riconducibile alla nuova sezione dell’impianto per la bioessiccazione.
E’ quanto emerso nel corso dell’assemblea dei sindaci della provincia di Frosinone convocata dal presidente Antonio Pompeo alla presenza del presidente della Saf Lucio Migliorelli.
In questi giorni dovrebbero concretizzarsi accordi per il conferimento dei rifiuti in discariche fuori dalla regione Lazio (forse la Puglia), onde evitare i disservizi che si sono registrati nelle scorse settimane.
In questo caso gli scarti del trattamento tornerebbero di nuovo nel Lazio, nella discarica di Viterbo e nel termovalorizzatore di San Vittore del Lazio.
Non si esclude, quindi, un aumento dei costi di smaltimento a carico dei cittadini.
In attesa, al termine dell’incontro, il presidente Pompeo ha inviato una lettera al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, all’assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, al capo di gabinetto Napoletano, alla Direzione regionale dei rifiuti nella persona del direttore ad interim, Wanda D’Ercole e, per conoscenza, al Prefetto di Frosinone, il dottor Ernesto Liguori.
Nella nota si auspica il rispetto del principio di solidarietà che ha sempre caratterizzato la provincia di Frosinone nei confronti degli altri territori che conferiscono nel nostro territorio e chiesto alla Regione Lazio di continuare a supportare il territorio affinché possano essere adottate le soluzioni prospettate dalla Saf fino al 31 dicembre 2021”.
Intanto, è stato avviato l’iter con il Politecnico di Torino, “al quale è stato affidato lo studio per una scelta responsabile su eventuali nuovi siti per la discarica provinciale e possibili scenari alternativi, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, con l’obiettivo precipuo di ristabilire la chiusura del ciclo dei rifiuti in ambito provinciale”.