Per contenere gli effetti negativi dei rincari energetici sui bilanci scolastici l’Amministrazione provinciale ha scritto ai dirigenti degli istituti superiori per invitarli a considerare l’opportunità di svolgere la ‘settimana corta’.
Il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, unitamente al consigliere delegato all’Edilizia scolastica e alla Pubblica istruzione, Enrico Pittiglio, hanno inoltrato una lettera a tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori del territorio, che sono di competenza provinciale, per sottoporre loro la possibilità di valutare l’adozione della settimana corta anche per le scuole secondarie.
“Partendo dai recenti aumenti di luce e gas, imposti anche alle Amministrazioni pubbliche, che rischiano di mettere in seria difficoltà l’erogazione di servizi essenziali per un valido funzionamento delle istituzioni scolastiche, anche in vista di ulteriori rincari di spesa per il riscaldamento, la Provincia – si legge nella nota – si fa promotrice della proposta di spalmare l’attività didattica su cinque giorni, anziché su sei, anche come misura di contrasto all’inquinamento e rispetto per l’ambiente. Provvedimento, peraltro, adottato da molti comuni del territorio proprio al fine di ridurre l’utilizzo dei mezzi di trasporto e contribuire, così, all’abbassamento della presenza di polveri sottili, soprattutto nelle città e nei paesi più inquinati”.
“Tale possibilità – si legge nella missiva di Pompeo e Pittiglio – è agevolata da quadro orario degli ordinamenti delle scuole superiori che presentano un impegno massimo settimanale di 32 ore limitato a pochi corsi di studio e nella maggior parte dei casi in un arco di 27-30 ore. Inoltre la scansione dell’orario settimanale in cinque giorni nei diversi gradi di scuole, nella provincia di Frosinone, da tempo è diventata una pratica gradita dalle famiglie, e che oltre ad allinearci con la prassi scolastica dei principali stati europei, consente anche una migliore organizzazione del lavoro del personale Ata e una più ottimale gestione dei tempi di riposo degli studenti”.
Nella lettera il presidente Pompeo e il consigliere provinciale Pittiglio sottolineano anche che a fronte di una riduzione della spesa per i trasporti, sulla quale ha inciso non poco anche il recente aumento del carburante, l’offerta formativa sarebbe comunque pienamente garantita.