Sui servizi energetici si paga anche in base al servizio reso: il ragionamento semplice di Mario Antonellis, del Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone Utopia blu.
“Un principio che abbiamo sempre portato avanti in tema di acqua è che vogliamo pagare il giusto in relazione al servizio reso. Ne discende – ragiona Antonellis – che non c’è nessun motivo valido per pagare aumenti tariffari per un sevizio che non solo non è migliorato proporzionalmente all’aumento tariffario ma addirittura è peggiorato. Ma se questo ragionamento, che non fa una piega, è legittimo per l’acqua, è altrettanto valido per le tariffe del gas e dell’energia elettrica”.
La domanda
“A parità di servizio reso – s chiede Antonellis – per quale motivo si dovrebbero pagare tariffe che sfiorano il 300% in più? E’ evidente che se le prestazioni rese ad un utente finale sono le stesse non c’è ragione alcuna per pretendere aumenti sconsiderati. Al limite, pagare il giusto, in tema gas ed energia elettrica significa evidentemente pagare esattamente quello che si pagava prima che le dinamiche di mercato, quelle geopolitiche e la speculazione aggredisse le tasche dei cittadini, mettendo in ginocchio le attività produttive, a meno che qualcuno sia in grado di spiegare che il rendimento termico del gas nel frattempo è enormemente superiore o che l’energia elettrica non è più la stessa”.