Sono nove i comuni della provincia di Frosinone chiamati a rinnovare i propri consigli comunali nelle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre prossimi.
Sono i comuni di Belmonte Castello, Ceccano, Cervaro, Fontana Liri, Guarcino, Patrica, Pontecorvo, Ripi e Trevi nel Lazio.
Non c’è quello di Torrice, dove i tempi minimi richiesti per andare alle urne, tra la fine della legislatura ed il giorno fissato per le elezioni, sono maturati, per cui si andrà al voto in primavera.
L’unico comune in cui è prevista l’ipotesi del ballottaggio è quello di Ceccano; in questo caso si andrà di nuovo nei seggi quindici giorni dopo, il 4 e 5 ottobre.
Ma la scelta di riaprire le scuole il 14 settembre e far votare il 20 alimenta perplessità.
Dopo l’emergenza Covid-19, che ha bloccato l’attività didattica per mesi, e con l’incognita dell’avvio dell’anno scolastico 2020-21 programmato per il 14 settembre, non è un controsenso fare le elezioni una settimana dopo, imponendo la chiusura di molte scuole per consentire il voto con necessità di nuove sanificazioni e perdita di giorni di didattica?
Non sarebbe stato più logico, ad esempio, far votare la prima settimana di settembre e far ripartire la scuola il 14 in tutta tranquillità?