Provincia di Frosinone – Acea, confronto tra successi e sconfitte. Una sentenza legittima il lucchetto messo dall’utente al contatore; un’altra condanna il Comitato No Acea a spese di lite per 73.000 euro

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La ‘guerra’ aperta da comitati pubblici e cittadini contro Acea Ato 5 prosegue tra successi e sconfitte.

Nei giorni scorsi una sentenza del Tribunale di Frosinone ha sancito che “la presenza di un lucchetto a protezione dell’abitacolo del contatore è ammessa, tanto più se collocato dopo il ‘furto’, operato da ACEA, del misuratore preesistente al suo avvento e, a danno dell’utente che, dopo denuncia ha ricollocato a proprie spese un nuovo contatore. Viene rigettata inoltre la pretesa del Gestore di farsi riconoscere la ‘tutela possessoria’ del nuovo contatore. ACEA viene anche condannata al pagamento delle spese di lite”.

Lo ha reso noto il Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone.

“La vicenda – aggiunge il MovimentoBlu Coordinamento Lazio – è centrata sull’errata convinzione di ACEA di avere il diritto di rimuovere il lucchetto per accedere al contatore idrico. Non è così! La decisione spetta al cittadino”.

Lo stesso Movimento annuncia “un incontro pubblico per informare i cittadini delle ultime vicende giudiziarie, del percorso intrapreso per tornare alla gestione in economia e autonoma”.

Ma sul fronte Acea ci sono anche notizie negative per i comitati e gli utenti, come quella che coinvolge il Comitato No Acea Cassino che, sempre nei giorni scorsi, si è visto dichiarare inammissibile, dal Giudice del Tribunale di Roma, un ricorso in Class-Action con il quale intendeva reclamare i diritti degli utenti del S.I.I. della intera provincia. Ma addirittura l’ordinanza ha pure condannato il Comitato al pagamento delle spese di lite, per ben 73.685,56 euro.

Una sentenza destinata a far discutere.

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