Monte San Giovanni Campano – Prende l’antibiotico, ma rischia di morire colpita improvvisamente da shock anafilattico: giovane mamma salvata in extremis dalla figlia. Tempestiva la chiamata della bambina al 118 mentre la donna aveva già perso coscienza. A completare l’intervento, i sanitari dell’ospedale Spaziani arrivati sul posto con ambulanza e automedica.
È accaduto l’altra sera alla periferia di Monte San Giovanni Campano. Mai la donna avrebbe immaginato di poter rischiare la vita per colpa di un medicinale a cui non sapeva di essere allergica. Un banale antibiotico assunto dopo cena che invece di curarla la stava uccidendo. La malcapitata è una giovane mamma residente alla Lucca che pochi minuti dopo aver ingerito il farmaco, è stata assalita dai sintomi tipici dello shock anafilattico: reazione cutanea, stato di incoscienza e cosa peggiore gonfiore della cavità orale che rischiava di compromettere seriamente la respirazione.
Quell’angelo era la figlia dodicenne che, avendo assistito alla scena, senza farsi prendere dal panico è riuscita ad alzare la cornetta e a chiamare il 118. Sapeva che dall’altra parte del telefono c’erano le uniche persone in grado di salvare la vita a sua madre. Con estrema lucidità ha così fornito un quadro piuttosto dettagliato della situazione, tanto che gli operatori sanitari, aiutati proprio dalla descrizione della bambina, si sono affrettati a lanciare il codice rosso. Bisognava solo agire e in fretta. Immediatamente si sono portati sul posto a bordo di un’ambulanza e un’auto medicalizzata. La mamma, evidentemente colpita da shock anafilattico, è stata così salvata dal personale medico dell’ospedale Spaziani di Frosinone che con un’appropriata terapia farmacologica è riuscito a contrastare la reazione scatenata dall’assunzione di quell’antibiotico. Ora la donna sta bene e sa che deve la sua seconda vita alla figlia. “Sono fiera di essere sua madre – ha raccontato – anche il mio compagno, mia madre e mio fratello mi sono stati vicino tutto il tempo ma la più coraggiosa è stata la mia bambina”.
Fonte: Ciociaria Editoriale Oggi