Non avevano avuto alcuna pietà, nemmeno per una donna con evidenti e riconosciuti problemi psichici. L’avevano circuita, si facevano consegnare la pensione e tutto il denaro che possedeva, e non si preoccupavano che la poverina fosse costretta poi a mendicare pur di mangiare. I carabinieri, però, li hanno colti in flagrante e li hanno arrestati.
La donna, di 53 anni, aveva una pensione sociale, che le era sempre bastata per le sue necessità, ma da un po’ di tempo elemosinava qualche soldo e chiedeva aiuti all’amministrazione comunale. Sua sorella, insospettiva da questa improvvisa condizione d’indigenza, il mese scorso aveva sporto denuncia ai carabinieri. Nella sua ricostruzione, era da maggio che alcuni delinquenti approfittavano della generosità e dello stato mentale alterato della cinquantatreenne per farsi consegnare la pensione, ed erano arrivati a sottrarle ben 11.000 euro.
I carabinieri avevano quindi iniziato a monitorare gli spostamenti della vittima dell’estorsione. I pedinamenti hanno infine portato, stamattina, a scoprire chi ci fosse dietro a questo raggiro.
Appena uscita dall’ufficio postale di Pontecorvo, la donna era stata avvicinata da tre persone, un uomo, S.F., 50 anni, di Pontecorvo, e due donne, rispettivamente V.L., 55 anni, di Roccasecca, e Z.M., 45 anni, di Castrocielo. A loro, la sventurata aveva consegnato tutti i 970 euro della pensione appena ritirata. E qui i carabinieri sono intervenuti, arrestandoli in flagranza di reato “per concorso finalizzato alla circonvenzione di incapace”.
I tre, tutti con precedenti per reati di varia natura, sono adesso agli arresti domiciliari. I 970 euro sono stati restituiti alla vittima, assistita dai propri familiari e da personale dei servizi sociali.
