Piedimonte San Germano (FR) – Stellantis e ditte esterne, l’approfondimento con il segretario Filcams Luca De Zolt

- Pubblicità -

Luca De Zolt, segretario Filcams Cgil Frosinone Latina è un tipo pragmatico e non usa molti giri di parole, soprattutto quando l’argomento è la tutela dei lavoratori. E in questo momento, a dominare la scena (in particolare nel Basso Lazio) ci sono alcune questioni ancora irrisolte o in itinere. Per i 32 lavoratori di De Vizia, l’incontro in regione Lazio previsto per oggi è slittato al 5 febbraio. L’azienda ha chiesto il rinvio per proseguire il confronto con Stellantis su un possibile rinnovo dell’appalto ormai scaduto e che porta al licenziamento dei dipendenti. Ieri, intanto c’è stato il primo incontro con Logitech per la prima verifica prevista dall’accordo sigliato al Mimit lo scorso 10 dicembre.

Segretario, primi 30 giorni del 2025 e la sensazione è che si navighi a vista per quanto riguarda l’indotto automotive e gli appalti. È così o si possono avanzare delle ipotesi future?

“Si naviga a vista perché lo vuole Stellantis: non dare prospettive chiare porta tutti a lavorare in emergenza, dalle parti sociali al Governo. E quello che fa la gatta frettolosa lo sappiamo tutti. Il tema è politico: non si può accettare di lavorare tutti alle condizioni e ai tempi di Stellantis, questo lo deve dire chiaramente il MIMIT”.

Oltre Trasnova e De Vizia ci sono altre aziende che potrebbero trovarsi in difficoltà nella gestione della forza lavoro attuale?

“Togliamo il condizionale, già lo sono. L’8 gennaio Break&lunch ha richiesto altri mesi di contratto di solidarietà per il personale della mensa, Iscot stesso film. Si spremono gli appalti per ridurre i costi. Ma permettimi una domanda nella risposta: questi lavori chi li farà? Gli operai diretti? Quando e come?”.

C’è il rischio che aumenti il divario tra opportunità occupazionali nel nord e nel sud della provincia di Frosinone? Come intervenire?

“Il Sud della Provincia ha un passato industriale importante, basato anzitutto sull’automotive. Se non si riescono a trattenere i player attuali le strade sono due: o si ha la forza di far entrare nuovi player superando i diktat di Stellantis, oppure si deve ragionare in termini di area di crisi complessa, perché bisogna riconvertire un tessuto industriale. Anche qui serve una risposta politica, che la Cgil chiede con forza da tempo”.

Simone Pagano

Il segretario De Zolt negli studi di Radio Cassino
- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Articoli Correlati

- Pubblicità -
- Pubblicità -