Piedimonte San Germano (FR) – Incontro Stellantis-sindacati, criticità e dubbi. Ripresa solo tra due anni

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“Senza un cambio di rotta concreto ed immediato, il futuro dello Stabilimento resterà appeso a promesse al momento non realizzate”. E’ la conclusione a cui sono giunti, dopo la riunione di oggi con la Direzione Aziendale Stellantis a Piedimonte San Germano, i segretari provinciali e l’esecutivo delle sigle sindacali di Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic Confsal, Uglm, AqcF.

Troppe le problematiche ancora irrisolte, tra cui le difficoltà legate alle postazioni di lavoro per i dipendenti con ridotte capacità lavorative.

“Abbiamo discusso anche delle attuali e future criticità produttive dello Stabilimento – sottolineano in una nota i sindacati -. La situazione è complessa e abbiamo ribadito che solo un approccio strategico innovativo e lungimirante potrà garantire un futuro positivo, non solo per lo stabilimento Stellantis, ma per tutto il settore industriale del territorio. È chiaro che il settore Automotive sta attraversando un cambiamento radicale e anche lo stabilimento di Piedimonte ne è coinvolto”.

Da quel che si apprende, inoltre, il Direttore dello Stabilimento ha confermato che “sono incorso discussioni per la produzione di versioni ibride a Piedimonte, in linea con le nostre richieste.

È possibile che i modelli Giulia e Stelvio vengano proposti in versioni ibride. Tuttavia, il 2025 sarà un anno difficile, con un maggiore ricorso agli ammortizzatori sociali. I volumi produttivi resteranno simili a quelli del 2024, senza miglioramenti significativi,e si sta cercando di aumentare la domanda di mercato per i modelli in produzione.

Una crescita concreta è ipotizzabile solo a partire dal 2027.

La Direzione ha inoltre comunicato che il lancio del nuovo Stelvio,basato sulla piattaforma Large, è stato posticipato a fine anno. È stata confermata la produzione di Giulia  e Stelvio con motorizzazioni endotermiche almeno fino al 2026.

Abbiamo sottolineato che un miglioramento della sìtuazìone sarà possibile solo riducendo l’uso della cassa integrazione e aumentando i volumi produttivi grazie a nuove commesse che possano sfruttare appieno la capacità dello Stabilimento.

L’incontro – concludono gli esponenti sindacali – ha lasciato un senso di insoddisfazione, sia per la mancanza di contenuti concreti, sia perché, a distanza di un anno, le stesse criticità restano irrisolte. Non sono state fornite risposte né soluzioni alle questioni sollevate.

Il rinvio del lancio dello Stelvio è motivo di preoccupazione e solleva dubbi sulla reale fattibilità della scadenza di fine anno”.

 

 

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