L’emergenza maltempo è ormai una costante, i mutamenti climatici e la natura che si riprende i propri spazi rappresentano un’insidia continua per il territorio.
Il problema non riguarda solo un territorio, una provincia, una regione; riguarda il paese Italia ed il mondo.
Ad ogni allerta meteo ormai non si dorme più tranquilli, almeno nelle zone a rischio e spesso anche in quelle dove meno ci si aspetta che succeda qualcosa di grave. E così crollano i ponti, si allagano campagne e città.
E’ successo anche ieri, e non sarà l’ultima volta. Purtroppo.
Inutile fare l’elenco dei danni e dei disastri provocati nella giornata di ieri in tutta Italia.
Per le province di Frosinone e Latina basta scorrere su Fb le immagini del Sorano, della piana del Liri, della cascata di Isola del Liri, degli allagamenti di Formia, della chiusura precauzionale del ponte sul fiume a Pontecorvo.
Non solo gli ultimi problemi e, purtroppo non saranno gli ultimi.
Probabilmente non basterà neppure mettere in campo interventi seri di manutenzione e di messa in sicurezza idraulica; limiteranno i danni di tanto ma i cambiamenti climatici non appaiono contrastabili, almeno nel breve periodo, i danni provocati dall’urbanizzazione selvaggia ed il ripristino di corsi d’acqua tombati appaiono ormai impossibili da recuperare.
L’uomo dovrebbe trarre insegnamento per i suoi comportamenti da questi fenomeni, per provare a ridurli e governarli.
Questo un commento indicativo postato ieri, con foto, dal sindaco di Formia Paola Villa: “Dalle prime ore di questa mattina un violento nubifragio ha gonfiato e fatto straripare il torrente Pontone. Sul posto attivata la Protezione Civile, i Vigili del fuoco, la Polizia di Stato, Carabinieri e vigili urbani. Dopo aver appurato che le persone fossero tutte nei piani alti delle proprie abitazioni, si sta cercando di liberare il tratto di foce a mare del torrente. Tanti i rifiuti arrivati, tra cui un frigorifero, caldaie vecchie, copertoni, pezzi di barche, scarti edili e tanto altro”.
