Lazio Meridionale – Siccità nelle province di Frosinone e Latina. L’allarme Coldiretti che chiede sostegni e nuovi invasi per la raccolta dell’acqua piovana

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In attesa della proclamazione dello stato di calamità naturale per la siccità, annunciato nei giorni scorsi dal presidente della regione Lazio Zingaretti, la Coldiretti lancia l’allarme siccità anche nelle province di Frosinone e Latina.

“In provincia di Frosinone è già scattato il razionamento di acqua che viene sospesa tutti i giorni dalle 12 alle 18 e per l’intera giornata di mercoledì (la domenica in provincia di Latina). La situazione – scrive la Coldiretti – è talmente critica che non si escludono ulteriori restrizioni nei prossimi giorni. A tutto questo si aggiunge il caro carburante e il caro energia, che ha fatto lievitare i costi per il gasolio necessario per il funzionamento delle pompe elettriche. Proprio ieri la federazione regionale ha chiesto lo stato di calamità causato dalla siccità alla Regione Lazio. E per far fronte alle problematiche delle aziende Coldiretti ha presentato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali due emendamenti che prevedono l’estensione del credito di imposta anche al secondo trimestre 2022 e per le serre, oltre ad un sostegno per fronteggiare il caro carburante con i costi lievitati per l’acquisto del gasolio”.

“Un aggravio di costi per i nostri agricoltori – spiegano i presidenti di Coldiretti Frosinone, Vinicio Savone, e Coldiretti Latina, Denis Carnello – che quest’anno sono stati costretti anche ad anticipare le irrigazioni di 40 giorni per consentire la semina su terreni aridi utilizzando motori a pompe elettriche e dunque a consumare gasolio, in un momento in cui i costi per il caro carburante e il caro energia sono lievitati. Tutto questo sta portando sul lastrico le nostre aziende, già in difficoltà per la crisi economica determinata dalla pandemia e l’aumento dei costi delle materie prime. Servono misure immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione ed è necessario avviare con urgenza un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Solo l’11% dell’acqua piovana viene raccolta e con questo intervento potremmo arrivare al 50%, evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo vivendo e che siamo costretti ad affrontare ogni anno”.

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