In questi giorni le fiamme hanno distrutto ettari ed ettari di boschi e di macchia mediterranea; i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile i volontari sono stati impegnati nello spegnimento di decine e decine di roghi.
In particolare, nel Cassinate e nel Sud Pontino il via vai di autobotti, canadair, elicotteri è stato continuo.
Come se non bastasse la canicola record di questi giorni, i cittadini sono costretti a fare i conti anche con le conseguenze degli incendi e dei roghi.
In alcuni casi le fiamme hanno lambito le abitazioni.
Monta la rabbia degli ambientalisti.
Nel Cassinate, Edoardo Grossi, dell’ANSMI, evidenzia con le foto i risultati degli incendi, il rischio diossina e la mancanza di messa in sicurezza del territorio.
Nel Sud Pontino, Eduardo Zonfrillo di Legambiente, amaramente evidenzia che “anche oggi il nostro territorio è stato devastato dagli incendi. Ettari di bosco e macchia mediterranea sono andati in fumo. Muoiono gli abitanti delle montagne: Ricci, volpi, tassi, uccelli e tanti altri avvolti dalle fiamme. Un danno incalcolabile al nostro fragile ecosistema”.
L’interrogativo
Quando in volo c’erano i droni dell’associazione “non si verificavano incendi in tutta la zona. Una coincidenza? Non possiamo dirlo. Certamente, come si può vedere dalla foto, dai droni si ha un controllo totale del territorio che sorvolano e per chilometri tutto intorno”.