Lavoro – CGIA di Mestre: Frosinone e Latina al primo e terzo posto tra le 91 province italiane per aumento previsionale della disoccupazione nel 2023

- Pubblicità -

Il Lazio è la seconda regione italiana per aumento della disoccupazione in Italia, sia in valore assoluto (dietro la Sicilia) che in percentuale (dietro la Sardegna; nella classifica delle province, Latina e Frosinone sono al quarto e quinto posto assoluti in Italia.

Sono i dati preoccupanti rilevati dall’osservatorio della CGIA di Mestre con un report ricavato da dati Istat.

In particolare, il Lazio passerebbe dai 203.873 disoccupati del 2022 ai 216.538 del 2023 (+12.665, contro i + 12.735 della Sicilia) con una variazione percentuale del +6.2% inferiore solo alla Sardegna (+6,6%).

Per quanto riguarda le province, quella di Latina è al quarto posto assoluto per aumento di disoccupati in Italia (dietro a Napoli, Roma e Caserta) con una variazione di + 3.687 disoccupati in più, seguita al quinto posto dalla provincia di Frosinone con 2.805 disoccupati in più.

Ma se la provincia di Latina precede la provincia di Frosinone per numero assoluto di disoccupati in più, succede il contrario in valore percentuale: +12,5% per il Pontino contro il 13,3% del Frusinate.

E i valori in percentuali collocano la provincia di Frosinone e la provincia di Latina al primo e al terzo posto assoluti in Italia per aumento di disoccupati rispetto all’anno precedente; al secondo posto la provincia di Nuoro con un +13%.

Insomma, la Regione Lazio è la seconda regione italiana per aumento previsionale di disoccupazione mentre la provincia di Frosinone è al primo posto tra tutte le 91 province italiane.

Segno fallimentare delle politiche del lavoro; ancor più se si considera che, tolte le province di Frosinone, Nuoro e Latina (tutte con variazioni percentuali intorno al 13%, la media previsionale della disoccupazione, nel resto delle province italiane, oscilla intorno ad una media del 5-6%: circa la metà.

Non solo, in trenta province italiane le previsioni della CGIA di Mestre evidenziano addirittura una diminuzione della disoccupazione nel corso del 2023 ed in 15, la crescita della disoccupazione non supera le 190 unità.

Stralci analitici CGIA
“… l’incidenza della sommatoria dei nuovi disoccupati di Sicilia (+12.735), Lazio (+12.665) e Campania (+11.054) sarà pari al 58 per cento del totale nazionale – scrive la CGIA di Mestre – … sebbene non sia per nulla facile stabilire in questo momento i settori che nel 2023 saranno maggiormente interessati dalle riduzioni lavorative, pare comunque di capire che i comparti manifatturieri, specie quelli energivori e più legati alla domanda interna, potrebbero subire dei contraccolpi occupazionali, mentre le imprese più attive nei mercati globali tra cui quelle che operano nella metalmeccanica, nei macchinari, nell’alimentare-bevande e nell’alta moda saranno meno esposte. Non solo, stando al sentiment di molti esperti e di altrettanti imprenditori, altre difficoltà interesseranno i trasporti, la filiera automobilistica e l’edilizia … la crisi pandemica e quella energetica ha colpito soprattutto le partite Iva che, a differenza dei lavoratori subordinati, sono sicuramente più fragili. … La chiusura di tantissime piccole attività economiche – conclude la CGIA – è riscontrabile anche a occhio nudo, basta girare a piedi per accorgersi che sono sempre più numerosi i negozi e le botteghe con le saracinesche abbassate 24 ore su 24.”.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Articoli Correlati

- Pubblicità -
- Pubblicità -