Immigrati molestatori in una scuola media di Cassino, genitori sul piede di guerra

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Immigrati a scuola… di volgarità.
È quello che sta accadendo da mesi alla scuola media Di Biasio di Cassino dove i ragazzi ospitati dalle cooperative e dalle case famiglia della città stanno frequentando i corsi di alfabetizzazione e di lingua italiana. Tutti studenti che sono maggiorenni o comunque che hanno più di 17 anni e che si trovano a condividere spazi e servizi igienici con bambini molto più piccoli.

«Il problema – come ha spiegato un papà a Ciociaria Editoriale Oggi – è iniziato a novembre. Perchè queste persone avrebbero dovuto seguire le lezioni del serale in un’altra scuola e invece sono finite nei corridoi della scuola frequentata dai nostri figli. Fin da subito abbiamo manifestato i nostri dubbi alla dirigente scolastica che ha portato il messaggio all’attenzione dell’amministrazione, in particolare del sindaco e dell’assessore Danilo Grossi, che ci ha accusato di razzismo sottovalutando la reale entità della criticità. E ieri è successo quello che ci aspettavamo da mesi. Questi ragazzi, più di una decina, si sono sistemati all’ingresso delle lezioni e hanno scimmiottato mosse oscene alle bambine che stavano entrando, urlando anche frasi volgari al loro indirizzo. Un padre è intervenuto e i ragazzi hanno alzato i toni rispondendogli male con un atteggiamento molto arrogante e violento. La vicepreside ha chiesto loro il motivo della presenza all’ingresso degli studenti, considerato che il loro ingresso alle lezioni mattutine del mercoledì e venerdì è posticipato per ovvi motivi alle 9 circa, ma ha ottenuto solo altri insulti. Ora noi siamo davvero preoccupati, oltre che esasperati».

Alcuni genitori sono andati dai carabinieri per denunciare quanto accaduto.
Non essendosi però concretizzato un reato i militari hanno deciso di essere presenti con una pattuglia all’ingresso delle lezioni anche come deterrente per il reiterarsi di questi episodi. «Qui non è una questione di razzismo – tuona Giuseppe Di Mascio, consigliere comunale, sostenuto da Massimiliano Ferri – Questa è diventata una questione di sicurezza. L’amministrazione Petrarcone ha volutamente ignorato un disagio evidenziato più volte dai genitori, dai docenti e dalla stessa dirigente scolastica. Non si può sottovalutare il problema, questi sono uomini che hanno possibilità di condividere spazi e bagni con bambini piccoli, sia maschi che femmine. Ci sono la mattina due volte a settimana, ed è già un problema, e ci sono tutti i pomeriggi, quando decine di studenti frequentano corsi extrascolastici e c’è ancor meno controllo tra i corridoi. Siamo abituati ad aspettare che accada il peggio per poi dire “Avremmo potuto fare”. Non lo possiamo accettare, non lo accetto come padre, come avvocato, come cittadino e soprattutto come amministratore».

Intanto, è allarme anche per le rapine e i furti perpetrati da questi immigrati ai danni dei cittadini cassinati a passeggio nelle strade del centro.

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