Cellulari, pennette usb, psicofarmaci, persino rudimentali attrezzature per fare tatuaggi o un bidone per produrre grappa; è il “bottino” del blitz effettuato durante la notte nella casa circondariale di Frosinone.
Un blitz scattato all’improvviso che ha consentito agli oltre cinquanta agenti della Polizia Penitenziaria di rinvenire di tutto, all’interno della struttura carceraria.
Nel tentativo di eludere i controlli, alcuni detenuti hanno cercato di inscenare dei tafferugli, altri hanno provato a gettare i cellulari nelle tazze del bagno oppure dalle finestre delle celle.
Dopo l’operazione, le indagini proseguono per accertare in che modo il materiale sequestrato sia riuscito ad entrare nella struttura carceraria dove, anche in passato, sono stati rinvenuti oggetti vietati ai detenuti, come telefonini e sostanze stupefacenti.
Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che ha resa nota la notizia “esprime il proprio apprezzamento al personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Frosinone ed a tutto quello che ha partecipato alla perquisizione ed auspica che venga loro riconosciuta una meritata ricompensa»