Lo scorso febbraio gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un’impiegata di un ufficio postale della provincia di Frosinone. Si trattò di una vera e propria truffa ai danni di ignari risparmiatori.
La donna, dopo aver scelto le sue vittime in base alla loro disponibilità economica, all’età anagrafica e alla loro buona fede, verificata la posizione di buoni postali ancora in lire, le invitava per la conversione del credito e il reinvestimento.
Le somme, però, transitavano solo parzialmente sui nuovi libretti postali, con una distrazione di circa 600 mila euro che la donna, con la complicità del figlio, aveva depositato su libretti e conti correnti riconducibili a quest’ultimo.
Questa volta gli Uomini della Polizia di Stato, dopo aver arrestato la donna e denunciato il figlio, hanno chiuso il cerchio deferendo per riciclaggio anche il marito, che aveva messo a disposizione i propri conti correnti per favorire il deposito delle somme.
La buona notizia per i tanti risparmiatori truffati è che la Fruad Management di Poste Italiane, che ha collaborato alle indagini, ha avviato le procedure di risarcimento delle vittime che a breve. Le somme potranno essere restituite forse già nel prossimo mese.