A sottolinearlo con forza, in riferimento alla casa circondariale di Frosinone, ma non solo, è il Segretario Generale Fns Cisl Frosinone Angelo Massaro.
Una carenza cronica di personale che è diventata una vera e propria emergenza. Senza se e senza ma. L’esponente sindacale entra nel dettaglio e specifica che nel carcere del capoluogo mancano ben 57 agenti penitenziari.
“Il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria deve poter lavorare in serenità – sottolinea Massaro – e questo, purtroppo, quotidianamente non avviene. Ad aggravare ulteriormente la situazione di questi giorni, pur essendo un diritto sancito dalla normativa, sono anche le tante unità assenti per Aspettativa Elettorale. Probabilmente si dimentica tale circostanza, che insieme ad altre ricade sull’organizzazione del lavoro dei reparti detentivi e sulla mancata sicurezza degli stessi, con evidenti contraccolpi su vari eventi critici”.
“Sovraffollamento, carenza di agenti e di personale sanitario, disagio psicologico diffuso e suicidi, il sistema carcerario della provincia di Frosinone è schiacciato da una serie di criticità che ne stanno causando il collasso. La Fns Cisl Frosinone con una nota ha chiesto formalmente una integrazione di personale presso tale sede includendo anche modalità di missione, oltre a richiedere l’integrazione mediante mobilità nazionale.
Altrettanto allarmistica la voce del Segretario Generale FNS Cisl Lazio, Massimo Costantino, che ricorda come il sindacato abbia già evidenziato “delle incongruenze sul fatto che il personale di Polizia Penitenziaria possa effettuare piantonamenti ad internati provenienti dalle REMS”.
“Purtroppo – prosegue – dobbiamo sottolineare come detti piantonamenti sistematicamente vengono affidati agli istituti penitenziari. Ultimo caso, quello di un internato piantonato e proveniente dalla REMS di Subiaco ed inviato c/o Ospedale di Colleferro; un’ incombenza, non propria, affidata in toto alla Direzione CC Frosinone prelevando dal già carente ed esiguo personale dei reparti detentivi e abbassando il livello di sicurezza, ormai non più esistente.
La situazione è sempre più drammatica, si rischia il collasso del sistema penitenziario; il sovraffollamento e la gravissima carenza degli organici stanno compromettendo seriamente l’ordine e la sicurezza di tale sede”.