Frosinone – Aggressioni al personale sanitario, l’Ugl: stipendi miseri e anche costi aggiuntivi

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“Le ripetute aggressioni al personale sanitario non sembrano scuotere la sensibilità della direzione strategica della ASL di Frosinone, e che dire “si stava meglio quando si stava peggio””. A sostenerlo è la segretaria provinciale UGL Salute, Rosa Roccatani , che in particolare fa riferimento a quando

  1. nelle sedi dei Pronto soccorso c’era il posto di Polizia
  2. esisteva una portineria con la presenza di un portiere
  3. le entrate secondarie nelle ore notturne erano regolarmente chiuse
  4. vi era la presenza di una guardia giurata che controllava gli spazi limitrofi

“Oggi tutto questo non c’è più purtroppo; nelle ore notturne gli accessi sono liberi, l’entrata centrale è di libero accesso e priva della presenza di un portiere, non esiste un controllo per le zone limitrofe e, accada quel che accada, le conseguenze le subiscono i dipendenti. 

Aggressioni – furti senza precedenti – non esiste un parcheggio dedicato al personale  tranne per qualche sparuta realtà(P.O. Cassino); i parcheggi esistenti sono privi di video sorveglianza, quindi esposti ale inevitabili aggressioni a cui si aggiungono atti vandalici alle autovetture parcheggiate. Nessuno paga,  tranne la vittima! 

Una mancata sicurezza – afferma la UGL Salute – rientra nelle responsabilità della direzione e che deve da questa essere attenzionata:

ripristinare quindi il vecchio sistema con la presenza di un portiere all’ingresso centrale, chiudere le entrate secondarie, riattivare il posto di polizia nei pronto soccorsi, disporre un parcheggio dedicato e sicuro ai dipendenti, ripristinare il controllo delle zone adiacenti le strutture.

E’ un atto dovuto, doveroso e necessario per ridimensionare le facili aggressioni, furti,  atti vandalici a scapito dei tanti lavoratori in balia di malintenzionati”. 

 

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