La conta dei morti e dei danni, dopo la frana che ha colpito l’isola d’Ischia, ed in particolare il comune di Casamicciola, ancora non si è conclusa ma le analisi lasciano riflettere. Solo questione di cambiamenti climatici oppure c’è anche la mano dell’uomo?
L’ambientalista di Minturno, il dottor Eduardo Zonfrillo, presidente di Legambiente Circolo Verde Azzurro Sud Pontino, punta l’indice contro la mano dell’uomo responsabile di incendi dolosi, mancata manutenzione, tombinamenti di corsi d’acqua e abusivismo edilizio.
“Cosí il 19 agosto 2022 si presentava il Monte Epomeo a Ischia per un vasto incendio boschivo di probabile natura dolosa. Non ne parla nessuno” – ha scritto Zonfrillo pubblicando una foto del monte Epomeo in fiamme appena tre mesi fa. “Una similitudine con gli allagamenti di Formia dove per tutta l’estate i Monti Aurunci sono stati devastati dalle fiamme”.
E dopo aver espresso l’inevitabile e necessaria “solidarietà con le popolazioni colpite”, Zonfrillo ammonisce che “i cambiamenti climatici non ci consentono più di far trovare un territorio devastato e con assenza di superfici boschive ed efficienti opere di deflusso delle acque solitamente compromesse da tombinamenti, cementificazione ed incuria”.
L’invito e la speranza
“Se iniziamo subito a mettere rimedio tra diversi anni saremo in grado di fronteggiare queste emergenze che si traducono in tragedie”.