Si è introdotto all’interno dei locali del convento delle suore di clausura di Santa Scolastica forse con l’intento di trafugare denaro o nella speranza di arraffare oggetti di valore. Ma il suo piano criminale è stato bloccato sul nascere. In base a quanto trapelato in ambito religioso, sembrerebbe che a notare una presenza estranea sia stata la stessa madre superiora a cui non è servito molto per capire che quell’uomo non fosse entrato per una parola di conforto né per un momento altamente spirituale. Quell’anomala presenza dietro il portone del convento è apparsa subito come un campanello d’allarme che per fortuna è servita ad evitare il peggio.
L’uomo potrebbe essersi introdotto con cattive intenzioni, oppure solo per studiare l’ambiente dove tornare magari insieme ad altre persone con cui mettere a segno il colpo. Ma l’ambiente austero e privo di oggetti di valore potrebbe aver creato qualche dubbio nello stesso malintenzionato a cui l’impresa, con alta probabilità, non sarebbe sembrata facile. Di certo, oltre ogni ragionevole dubbio, l’uomo non aveva messo in preventivo la reazione della madre superiora che, colta da spavento, ha immediatamente allertato i carabinieri che – prontamente intervenuti – hanno evitato il peggio. L’uomo è stato accompagnato in caserma per i dovuti accertamenti.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti che dovrà ora essere vagliata dall’Arma, l’uomo potrebbe aver approfittato dei lavori nella chiesa attigua al convento. Sarebbe stato in questo modo, come riferito da alcuni operai, che il malintenzionato potrebbe aver avuto accesso al convento pensando di mettere in atto un colpo altrimenti impensabile. Già nello scorso mese di agosto due manigoldi avevano tentato un colpo ai danni delle religiose: fingendosi due bisognosi si erano avvicinati alla grata smontandola con dei cacciavite, dopo aver chiesto alle suore di clausura qualcosa da mangiare. Poi, approfittando sempre della loro assenza (mentre si trovavano nelle cucine per offrire loro un pasto caldo) avevano trafugato i soldi della spesa e dedicati ai più bisognosi. Un centinaio di euro, in tutto, che le religiose tenevano in un cassetto, ovviamente al di là della grata. Scoperto il raggiro e l’ammanco, alle suore non è restato altro che presentare una denuncia agli uomini del maggiore Silvio De Luca.
Fonte: Ciociaria Editoriale Oggi